Disfonia

Con il termine disfonia si intendono tutte quelle alterazioni della voce che modificano il nostro timbro o il nostro tono. Se, per esempio, questo si abbassa, o se la voce diventa rauca o stridula, stiamo sperimentando un episodio di disfonia. La disfonia può essere temporanea e risolversi in poco tempo oppure cronica, e le cause sottostanti possono essere svariate e comprendere diverse condizioni e patologie. Può per esempio presentarsi una disfonia dopo aver urlato in un locale affollato o a un concerto, oppure a causa di una laringite, di un trauma, o di un tumore. Per questo motivo, in caso la disfonia non si risolva in breve tempo, è sempre opportuno richiedere un consulto medico. La voce si modula tramite le vibrazioni dell’aria emessa dai polmoni che passa attraverso le corde vocali, due bande muscolari situate nella laringe, che si aprono e chiudono nell’atto del parlare.

Quando queste due piccole bande muscolari sono più rilassate e, dunque, più corte, la voce suona più grave, mentre quando si tendono, allungandosi, la voce per contro è più squillante. Come abbiamo detto, la disfonia deriva generalmente da un’infiammazione provocata da un utilizzo eccessivo della voce: colpisce infatti spesso cantanti, insegnanti di canto, operatori di call center o persone che per lavoro si trovano a parlare a lungo. Ma anche lo stress e l’assunzione di sostanze irritanti come il fumo di sigaretta possono contribuire all’infiammazione. Oltre a queste cause, la disfonia può essere poi provocata da una serie di disturbi o malattie, tra cui si identificano laringite, reflusso gastroesofageo, polipi, tumore della laringe… Chi presentasse una disfonia persistente, che non si risolve in breve tempo, deve consultare lo specialista otorinolaringoiatra. In ogni caso, in presenza di disfonia è sempre utile evitare di parlare (o parlare il meno possibile) fino al ripristino della corretta funzione fonatoria.