Ipertensione, Oms

Una maggiore copertura nel trattamento dell’ipertensione potrebbe prevenire 76 milioni di decessi entro il 2050. Lo indica l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) nel suo primo rapporto globale su questo disturbo presentato durante la settantottesima sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. L’ipertensione colpisce un adulto su tre in tutto il mondo e, secondo l’OMS, quattro persone su cinque affette da questa condizione non ricevono una cura adeguata. Dal rapporto dell’Oms emerge che i casi di ipertensione sono raddoppiati tra il 1990 e il 2019, passando da 650 milioni a 1,3 miliardi.

L’ipertensione è una condizione caratterizzata dall’elevata pressione del sangue nelle arterie. Interessa circa il 30% della popolazione adulta di entrambi i sessi e, nelle donne, è più frequente dopo la menopausa. Essa non è una malattia, ma un fattore di rischio, ovvero una condizione che aumenta la probabilità che si verifichino altre malattie cardiovascolari, come l’infarto o l’ictus. Per questo, è importante individuarla e curarla. Tra i sintomi più comuni dell’ipertensione rientrano: il mal di testa, vertigini, ronzii nelle orecchie, alterazioni della vista e perdite di sangue dal naso.