Labirintite

Labirintite è un termine vago che letteralmente indicherebbe un’infiammazione del labirinto (organo che controlla l’equilibrio) ma che non corrisponde a nessuna entità clinica patologica. Spesso si parla di labirintite alludendo in realtà alla neurite. Le vertigini sono il principale sintomo che consente di differenziare la neurite dalla patologia idropica (sindrome di Ménière) e dalla vertigine parossistica: tutte manifestazioni che impattano significativamente sulla qualità della vita di chi ne soffre perché impediscono di svolgere normali attività come la guida di veicoli, il lavoro e la pratica di attività fisica. La sintomatologia della neurite esordisce velocemente e inizialmente risulta particolarmente intensa. Dunque, nei giorni successivi, diminuisce di intensità, ma si acuisce di nuovo ogni volta che si effettuano movimenti della testa bruschi o veloci.

Sia in presenza dei sintomi appena descritti, sia in presenza di otite media, è opportuno effettuare una visita dallo specialista otorinolaringoiatra, che indicherà gli esami opportuni per la diagnosi. Successivamente, in base alla sintomatologia e al quadro clinico del singolo paziente, possono venire prescritti farmaci tra cui, antidolorifici, antistaminici, antibiotici, e corticosteroidi. A questi si associano spesso anche degli esercizi e dei trattamenti fisici che sono utili a ridurre la sintomatologia dolorosa. La neurite si risolve abitualmente in 1-2 mesi, ma i primi miglioramenti, anche nella qualità della vita, si possono avere anche tra la prima e la terza settimana di trattamento. Il consiglio, quando si verifica un attacco di vertigini, è quello di mantenere la testa ferma e se possibile diminuire l’illuminazione dell’ambiente circostante, per esempio spegnendo la luce o chiudendo le tapparelle/scuri ma solo per i primi momenti.